Che cos’è la Parvovirosi nel cane e nel gatto?

12 Settembre, 2018
Che cos’è la Parvovirosi nel cane e nel gatto?

A cura del medico veterinario Anna Carotenuto 

La parvovirosi del cane è una malattia di origine virale molto severa, che colpisce soprattutto i cuccioli di età inferiore ai 6 mesi e per la quale si eseguono le vaccinazioni a partire dalle prime settimane di vita.

Il virus della parvovirosi (detta anche gastroenterite virale) infetta gli animali che hanno contatto con feci di animali ammalati o in fase di guarigione dalla malattia e che eliminano il virus nell’ambiente esterno.

Anche a guarigione avvenuta i cani eliminano il virus nelle feci fino a 50 giorni circa.

Dal momento in cui il cane ha contatto con il virus, c’è un periodo di incubazione che generalmente può andare dai 4 ai 7 giorni; da quel momento l’evoluzione della malattia dipende dalla presenza o meno delle vaccinazioni nell’organismo del cucciolo. 

Gli animali che hanno effettuato e completato regolarmente il ciclo vaccinale possono non manifestare mai sintomi o manifestarli in forma estremamente lieve.

Gli animali ancora non regolarmente vaccinati o totalmente senza vaccinazioni manifesteranno:

  • Vomito
  • Abbattimento
  • Febbre
  • Diarrea, che può anche essere emorragica,  appare qualche ora o giorno dopo

E’ importante non trascurare neppure il primo sintomo di vomito in un cucciolo e portarlo immediatamente dal veterinario, che dopo la visita e un analisi del sangue potrà confermare in brevissimo tempo l’eventuale diagnosi di Parvovirosi effettuando un test rapido tramite tampone rettale.

L’emocromo mostrerà principalmente:

  • leucopenia (diminuzione dei globuli bianchi).

La tempestitività è fondamentale per poter salvare la vita al nostro cucciolo, perché purtroppo la malattia può essere mortale.

Sfortunatamente, come per tutte le patologie virali, non c’è una possibile cura specifica, ma il veterinario metterà in atto tutte le terapie di supporto per aiutare il paziente ad affrontare la malattia.

E’ richiesta l’ospedalizzazione e la terapia intensiva 24 ore su 24 con:

fluido terapia

antibioticoterapia per prevenire le infezioni secondarie

farmaci gastroprotettori

farmaci antivomito

farmaci immunostimolantiper aiutare il midollo osseo anch’esso aggredito dal virus 

La risposta alla terapia varia da soggetto a soggetto, ma se l’animale supera la malattia è considerato ancora infettivo per altri animali per almeno due mesi.

E’ fondamentale per i proprietari di altri cani, disinfettare bene l’ambiente in cui il cane vive. Purtroppo il virus è estremamente resistente e l’unico disinfettante più efficace si è visto essere la candeggina usata per più giorni consecutivi. E’ indispensabile anche gettare via tutto ciò che l’animale può aver contaminato (copertine, giochi, cuccette..).

E’ interessante notare che alla stessa specie del virus della parvovirosi appartiene un virus che causa una malattia gastroenterica nel gatto, detta panleucopenia felina.

Il virus del gatto è il “capostipite” da cui poi si è differenziato il virus che provoca la parvovirosi nel cane. 

Nella pratica i sintomi sono quasi totalmente sovrapponibili a quelli che abbiamo nel cane, anche il quadro laboratoristico è simile, ovvero ci sarà una forte perdita di globuli bianchi che vengono aggrediti dal virus.

Come possiamo evitare che i nostri animali si ammalino?

L’unica prevenzione possibilie è la vaccinazione!

Affidarsi ad un professionista, medico veterinario, in quanto la vaccinazione non si riduce al semplice inoculo di un medicinale ma è risultato di un’attenta visita clinica ed esami complementari (es. esame feci) che permettono di valutare caso per caso il corretto iter vaccinale.

Può un cane vaccinato ammalarsi ugualemente?

La risposta è sì, ma se ci sono delle particolari condizioni:

  • Si è infettato con un ceppo nuovo per il quale ancora il vaccino non protegge in modo adeguato
  • Non ha completato correttamente il ciclo delle vaccinazioni ed è ugualmente stato condotto nei luoghi in cui ci sono altri cani.

Infatti, affinchè ci sia un’immunità protettiva c’è bisogno che vengano eseguiti tutti i vaccini previsti ed indicati dal veterinario.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dr.ssa Anna Carotenuto specializzata in Malattie infettive, profilassi e polizia veterinaria.


 
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