Amici a 4 zampe: che cos'è la Toxoplasmosi e come evitarla

18 Marzo, 2015
Amici a 4 zampe: che cos'è la Toxoplasmosi e come evitarla

a cura del medico veterinario Alfonso Frenda - Il toxoplasma è un parassita che può essere contratto da due tipi di ospiti diversi divisi in: DEFINITIVO ossia il GATTO e INTERMEDIO, SUINO, BOVINO, CAPRINO, OVINO, CANINO, RODITORI, VOLATILI E PRIMATI IN GENERALE,in particolare L’UOMO.

Il parassita, in relazione all’ospite sia intermedio che definitivo ha localizzazione o modalità di escrezione particolarmente diverse. L’infestazione, infatti, può essere contratta per via orale, per via sanguigna (trasfusioni di sangue da un soggetto ad un altro, trapianti o ferite infette) o per via transplacentare. L’infezione in relazione all’ospite, ha modalità di replicazione e di secrezione diverse. Nell’ospite intermedio, dopo essere penetrato in esso tramite ingestione di trachizoiti o bradizoiti, il parassita inizia l’infestazione extra-intestinale. In questa fase, chiamata acuta, i trachizoiti si diffondono per via ematogena invadendo le cellule bersaglio come quelle del cuore, del fegato, del cervello, dei muscoli, della placenta, dei tessuti fetali etc., si moltiplicano all’interno dei vacuoli parassitofori che rompendosi lisano le cellule ospiti e liberano da 8 a 16 tachizoiti danneggiando e infettando altre cellule. Tutto ciò prosegue fin quando l’ospite intermedio non produce anticorpi adeguati a contrastare il parassita; quest’ultimo, per sottrarsi alle difese umorali dell’ospite, si incista nei tessuti mutando in bradizoiti e formando delle CISTI TISSUTALI.

Inizia così una replicazione molto lenta dei parassiti  (fase cronica)che approfittando di un abbassamento delle difese immunitarie dovuto a stress, malattie, terapie farmaceutiche, gravidanze, ingestione da parte di un altro ospite (definitivo o intermedio), essi mutano nuovamente intachizoiti e riprendono la replicazione veloce.

L’ospite definitivo, cioè il GATTO, si infetta con l’ingestione di ospiti intermedi, quali uccelli, carne cruda o poco cotta, topi o qualsiasi altro animale conbradizoiti incistati nei propri organi. Nel gatto, i bradizoiti replicano nell’intestino, in quanto questo è proprio il loro ambiente ideale, rilasciandodelle oocisti (uova del parassita) in numero molto elevato. Queste vengono eliminate in ambiente esterno, con le feci del gatto, ma per essere infettanti hanno bisogno di un periodo di sporulazione (maturazione) che avviene dalle 24 ore a 5 giorni dopo le eliminazioni; infattile oocisti per sporulare hanno bisogno dicondizioni ideali come umidità, temperatura elevata e assenza di raggi solari. Il gatto eliminerà le oocisti solamente per 20 giorni dopol’infestazione; dopo tale periodo infatti, il gatto crea degli anticorpi e il parassita si incisterà negli organi dello stessa forma di bradizoiti. In questa condizione il gatto acquisisce l’immunità per il resto della vita e non eliminerà più oocisti.

Se il gatto:

• vive sempre all’interno dell’appartamento,

• mangia abitualmente cibo industriale (scatolette e/o croccantini),

• non è mai stato cibato con carne cruda, o prodotti a base di carne cruda o salumi (prosciutto crudo, bresaola, …)

la possibilità di contrarre o diffondere la toxoplasmosi è quasi trascurabile.

Detto ciò, la malattia, o meglio il parassita può essere contratto dall’uomo in altri modi:

• mangiando carne contaminata cruda o non cotta bene,

• mangiando cibi crudi, frutta non lavata bene o verdure che sono state contaminate dal concime, in quantole oocisti mature possono rimanere contagiose per mesi.

Bisogna ricordare che l’infezione non si trasmette da persona a persona, tranne in caso di gravidanza o di organi donati per trapianto o trasfusioni di sangue.

 

Come prevenire la toxoplasmosi ? Per prevenire la toxoplasmosi è stato ampiamente dimostrato che non è necessario separarsi dal gatto che abita a casa, ma è possibile stilare questi consigli di massima:

• cuocere bene la carne,

• lavare le mani con sapone e acqua dopo aver toccato cibi crudi o verdure non lavate,

• lavare tutta le verdure e la frutta prima di servirle (sbucciarla è un’ulteriore garanzia),

• congelare la carne per qualche giorno prima di cucinarla, perché aiuta a ridurre la probabilità di toxoplasmosi,

• lavare bene i taglieri, gli altri utensili e le superfici della cucina (soprattutto quelle che vengono a contatto con la carne cruda) con acqua calda saponata dopo ogni uso,

• le donne incinte, facciano cambiare la lettiera del loro gatto ad altri; usare detergente o acqua calda per pulirla e lavarsi bene le mani dopo averlo fatto. Se nessun altro può cambiare la lettiera,

  indossare dei guanti e dopo averlo fatto lavare bene le mani subito, 

• tenere il gatto sempre in casa per evitare che prenda la toxoplasmosi con gli escrementi e/o piccoli animali infetti che cercadi prendere o dimangiare,

• tenere la sabbiera all’aperto e coperta per evitare che gatti vagabondi la usino come lettiera,

• non dare da mangiare al gatto carne cruda,

• tenere il gatto alla larga da altri gatti randagi,

• non prendere un nuovo gatto durante la gravidanza,

• mettere i guanti quando si pratica il giardinaggio e lavare le mani subito dopo,

• usare delle zanzariere per evitare che entrino in casa gli insetti (le feci dei gatti sono il covo preferito di mosche e blatte; le zanzare potrebbero diffondere le feci e di conseguenza la toxoplasmosi sul cibo),

• non bere acqua non depurata,soprattutto se si è in viaggio verso paesi in via di sviluppo.

Per quanto concerne la lettiera del gatto, se l’animale vive anche all’esterno o mangia occasionalmente carne cruda, è importante che la pulizia sia tempestiva, in quanto le cisti contenute nelle feci si schiudono e diventano infettanti, come spiegato prima, solo dopo un periodo che varia da 1 a 5 giorni.

 

Toxoplasmosi in una donna incinta Quando una donna contrae la toxoplasmosi durante la gravidanza e non viene curata, potrebbe trasmettere l’infezione al feto. I bambini che vengono infettati durante il primo trimestre di gravidanza dalla mamma tendono a manifestare le conseguenze più gravi. Invece una donna che ha contratto la toxoplasmosi prima di rimanere incinta,ha sviluppato immunità all’infezione. Può invece succedere che una donna in gravidanza, che abbia avuto una precedente infezione, diventi immuno-compromessa e la sua infezione si ripresenti. Si consiglia, quindi, di norma di aspettare prima di avere una gravidanza almeno 6 mesi dopo la toxoplasmosi. I bambini con toxoplasmosi congenita presentano disturbi al cervello e al sistema nervoso che possono causare attacchi epilettici, problemi al tono muscolare, difficoltà di alimentazione, perdita di udito e ritardo mentale. C’è infine un alto rischio di danni agli occhi, in particolare alla retina (il rivestimento dietro all’occhio sensibile alla luce responsabile della vista) che si manifesta con gravi problemi alla vista.

 

Per concludere possiamo affermare che per la lotta contro la toxoplasmosi è inutile colpevolizzare totalmente il nostro povero amico gatto, ma è molto più importante mantenere alta l’igiene, fare prevenzione tenendo presente i consigli sopra riportati.


 
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